martedì 6 maggio 2008

Agenda Internazionale

Leggendo su "Euronews.net" l'articolo che segue, non sapevo se ridere o piangere.
Non riuscivo e non riesco tuttora a capacitarmi del contenuto.
Pensavo di non avere letto o capito bene.
Ho dato la colpa al giornalista che aveva frainteso la notizia.Alla fine ho riflettuto ed ho accettato la realtà.Siccome tutto e tutti abbiamo un prezzo(il grande Aristotele Onassis aveva detto che non esistono uomini incorruttibili;è soltanto questione di entità della cifra)hanno fatto bene alcuni stati della Unione Europea, a pensare che comprando per 35 euro i Serbi questi ultimi si sarebbero dimenticati dei torti subiti(bombardamenti,embargo,Kossovo,isolamento,ecc..ecc..).
Questo intervento mio non vuole avere sapore politico.
E'una voce di protesta che esce spontanea dalla mia anima ed è una protesta di tipo morale.Mi ribello all'idea che si possano comprare e barattàre valori,sentimenti,ideali e dignità.
A prescindere verso quale popolo vengono rivolti tali proposte.
Il rovescio della medaglia è che siccome come abbiamo detto tutti hanno un prezzo,alcuni Stati sono riusciti offrendo ad alcuni popoli qualcosa in cambio, sono riusciti dicevo a disporre in seguito sia di quelle popolazioni che dei loro paesi.Inutile fare degli esempi. Gli USA insegnano che nulla è precluso al potere del Dio Denaro.Naturalmente considero sullo stesso piano sia le offerte di denaro che le minacce e ricatti di tipo militare
Per concludere volevo soltanto dire che potevano offrire 30 euro ai Serbi che potevamo così chiamare 30 DENARI.
Ciao a tutti
Panos alias pi-greco

Da"euronews.nt" del 06/07/2008
Visti gratuiti per conquistare indecisi e antieuropei. A pochi giorni dalle elezioni in Serbia l'Unione europea gioca un'ultima carta in un voto considerato cruciale per i futuri rapporti tra Belgrado e Bruxelles. Per cercare di riconquistare chi è rimasto deluso dall'appoggio all'indipendenza del Kosovo, dichiarata unilateralmente da Pristina a febbraio, diciassette Paesi, tra cui l'Italia, hanno accolto l'invito della Commissione europea. Accettando di garantire visti gratuiti ai serbi che ne fanno richiesta, e che dovrebbero altrimenti pagare 35 euro, a fronte di uno stipendio mensile di 350 euro.
Il risultato di domenica è incerto. Favoriti sarebbero il partito del Presidente filoeuropeo Boris Tadic, e quello dell'ultranazionalista Tomislav Nicolic. In gioco c'è l'avvicinamento all'Europa. I 27 hanno formato l'Accordo di Stabilizzazione e Associazione con la Serbia, in stallo, però, per la mancanza di collaborazione da parte di Belgrado con il tribunale per l'ex Jugoslavia. Il premier Vojislav Kostunica vorrebbe cancellare tale accordo e ha promesso di sostenere la causa antieuropea.

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