mercoledì 11 giugno 2008

Archeologia

Oggi ero nella sala d'attesa del mio dentista e così, sono stato costretto a sfogliare ed a leggere tutta la "Stampa". L'inserto TuttoScienze di solito viene by-passato. Invece, non farlo premia e come! Guardate cosa ho trovato. Un fantastico articolo del professor Aristide(un archeologo non poteva non avere un nome greco)MALNATI, dell'Università Cattolica Sacro Cuore di Milano.


Tratto da TuttoLibri - www.lastampa.it
LA STAMPA TuttoScienze MERCOLEDÌ 11 GIUGNO 2008


“Smaschero Omero con 16 lettere”
Una lunga indagine ricostruisce la storia perduta di un frammento di papiro egizio.Con microscopi e lessici informatici si è arrivati a una decifrazione “impossibile”: proviene da un canto dell’Iliade.
Un antico papiro, un minuscolo pezzo di carta ingiallita,a volte, può dare vita a un appassionante gioco enigmistico, stimolando le capacità logiche dell’antichista, che così si trasforma in un abile risolutore di enigmi del tutto simile a un detective della scientifica.
Sottoposto a un’analisi minuziosa, il microscopico frustolo rivela così una miniera
di informazioni e il suo esame è simile alla soluzione di un rebus. E’ questo il caso di un frammento grande come un francobollo:il manufatto (1,8 centimetri di larghezza e 3,7 di altezza) contiene 16 lettere dell’alfabeto greco antico
e per lungo tempo non volle rivelare i propri segreti: gli studiosi non erano
in grado di attribuire le labili tracce di scrittura a un passo preciso di un’opera nota a causa dell’esiguo numero di lettere.
La corretta lettura delle tracce della prima riga, invece,ha permesso di risalire a
una forma del verbo greco «agoreuo». Con l'uso di lessici e di moderni programmi
informatici si è scandagliato il «mare magnum» della letteratura greca e si è arrivati all’attribuzione, primo gradino della pubblicazione del testo:il frammento
contiene poche lettere del Canto V dell’«Iliade» di Omero, precisamente parte dei versi 218-221, che descrivono le gesta di Diomede durante l’assedio a Troia.
Con l’analisi della grafia si è poi potuto datare il momento in cui il reperto è stato scritto:sulla base della comparazione con scritti dalla grafia affine
già datati, il rotolo, a cui il nostro piccolo frammento apparteneva, è stato vergato nel II-III secolo d.C., quando l'Egitto era una provincia dell’Impero romano.

Tra storia e mito.

Il piccolo frammento venne trovato a Tebtynis (non distante dal Cairo) nel 1934, durante lo scavo ad opera della Regia Università di Milano. In un primo tempo fu conservato nella collezione dell’ateneo milanese e successivamente venne restituito al Museo Egizio del Cairo.
Le caratteristiche: 1,8 cm di larghezza e 3,7 cm di altezza Il contenuto:
16 lettere dell’alfabeto greco antico.
Il testo: un frammento del Canto V dell’«Iliade» di Omero (parte dei versi 218-221)
che descrive le gesta di Diomede durante l’assedio a Troia
L'"Iliade" è con l’«Odissea» il poema epico attribuito a Omero.
E’ composto di 24 canti, ognuno dei quali è indicato con una lettera dell’alfabeto
greco maiuscolo. Narra le vicende di un breve episodio della storia della guerra di Troia, quello dell’ira dell’eroe Achille, nell’ultimo dei 10 anni di guerra Nell’«Iliade» Diomede affronta in duello Enea.
Sta per ucciderlo, quando appare Afrodite a proteggere suo figlio. Diomede ferisce prima lei e poi Ares. Solo Apollo riesce a placarlo, con la famosa frase: «Tu, mortale, non tentare il confronto con gli dei!»






Non mi dite che non vi sia venuta la pelle d'oca perchè non vi crederò.
In attesa delle prossime uscite, un caro saluto da Panos.

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