sabato 21 giugno 2008

A proposito di Giochi e di Sport

Alla pagina 161 del TeleVideo RAI del 21/06/2008 è riportata la seguente notizia.

"NON SOLO OLIMPIADI, TORNANO GIOCHI NEMEI"

"Rimessi in auge nell'era moderna dal barone De Coubertin, i giochi olimpici sono certo i più famosi ma non i soli. Gli sportivissimi greci antichi si sfidavano infatti in 4 competizioni panelleniche: a Olimpia, a Delfo, sull'istmo di Corinto e a Nemea. E' qui, nella città resa famosa dalla vittoria di Eracle sul leone, che un archeologo americano ha pensato di rinverdire i fasti dei giochi antichi, in uno stadio appena restaurato. Quaranta i Paesi presenti alla quarta edizione; fulcro della gara i 100 metri "liberi" e una corsa di 8 chilometri."


Per completare l'informazione su questo avvenimento che fa onore a chi l'ha ideato, a chi l'ha organizzato e a chi partecipa a qualunque titolo,aggiungo ulteriori notizie tratte dai giornali greci.

Gli atleti che prenderanno parte alle gare,correranno a piedi nudi,vestiti con una tunica bianca e gareggieranno per vincere una corona di sedano selvatico.
Le gare comprendono :corsa di 90 metri all'interno dell'antico stadio e una corsa di 7,5 Km.("sui Passi di Ercole"), dallo spogliatoio fino al tempio di Ercole sito nell'Antica Città di Cleonae.

Cenni Storici.

A Nemea Eracle vi compí una delle sue 12 fatiche uccidendo il leone nemeo, con la pelle del quale si vestì. Il suo nome è legato alla celebrazione dei Giochi Nemei. A cadenza biennale, tra giugno e luglio, si svolgevano a Nemea i giochi nemei o Nemee, celebrati in onore di Zeus Nemeo o dell'eroe locole Ofelte Archemoros. I giochi storicamente ebbero inizio nel 573 a.C. consistevano in gare ginniche, atletiche, equestri, musicali e poetiche. Per queste celebrazioni sportive la mitografia propone due possibili illustri fondatori: Adrasto di Argo, ai tempi della spedizione dei sette a Tebe; oppure Eracle, dopo l’uccisione del leone nemeo. Tale manifestazione divenne festa panellenica dal 573 a.C., e assunse grande affinità con le gare di Olimpia, ai vincitori veniva consegnata una corona di sedano selvatico (altro che i nostri atleti di oggi). Nella sua valle gli Spartani nel 394 a.C. sconfissero la coalizione di Tebe, Argo e Atene che li capeggiava. A Nemea viveva una terribile belva (Leone di Nemea o nemeo) che devastava la regione intorno all'omonimo santuario. Il leone di Nemea era una bestia ferocissima e invulnerabile. Eracle lo uccise serrandolo e quindi stritolandolo nella morsa delle sue potenti braccia. Quindi cercò di scuoiarlo, ma il ferro non intaccava le pelle della fiera, e per avere la pelliccia si servì degli artigli della belva stessa. Indossò poi quella pelle che lo rese invulnerabile a sua volta. Fu questa la prima delle 12 fatiche dell'eroe.

Spero che abbiate gradito.
Conoscere il passato, capire da dove veniamo e capire che razza di uomini ci hanno preceduto, ci spingerà senz'altro o ad immitarli od anche a superarli.
Ciao a tutti
sempre panos,sempre pi-greco

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